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tn-363 palon iz3gme

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attivazione di iz3gme

attivazione SOTA -ve-365 monte spiz zuel
13 agosto 2013

Condizioni operative
FT817, accordatore LDG Z817, 2 batterie LiPo 11.1V 3.6Ah, antenna Norcal doublet modificata e balun MFJ-911H
Descrizione delle attività
Ferie, settimana di ferragosto, caldo … cosa ci si può inventare per passare una giornata diversa? Una bella attivazione naturalmente!
Questa volta la scintilla l’ha accesa una trasmissione tv che parlava della storica strada delle 52 gallerie sul Pasubio, tempo zero avevo già puntato la mia meta: niente popò di meno che Cima Palon a quota 2239.
Il percorso è il classico: partenza da Bocchetta Campiglia (1216m), su per la strada delle 52 gallerie fino al rifugio Papa (1928m) e da li il sentiero degli Eroi fino alla cima.
La strada è una mulattiera militare della prima guerra mondiale caratterizzata appunto dalle numerose gallerie che permetteva di raggiungere il fronte al riparo dal fuoco nemico.
Volendo si potrebbe parcheggiare a passo Xomo (1058m) e raggiungere Bocchetta Campiglia a piedi ma abbiamo preferito risparmiarci questo ulteriore dislivello anche se il parcheggio “alto” non è propriamente economico (5 euro al giorno tariffa minima, attenzione che il parchimetro accetta solo moneta e non da resto).
Abbiamo affrontato la strada con un buon passo veloce nella speranza di lasciarci alle spalle almeno una parte dei tanti “turisti” che la affollavano. Insomma, la settimana di ferragosto non si può certo sperare di essere da soli, se non fosse per il forte dislivello la si potrebbe definire una escursione per famiglie.
La mulattiera è larga e spettacolare in un continuo alternarsi di gallerie, guglie, strapiombi e viste mozzafiato ma noi abbiamo tirato dritto scavalcando quante più persone possibile e contando di gustarci il panorama al ritorno.
Sull’ultimo tratto abbiamo preso una deviazione che permette di saltare alcune gallerie e risparmiare un po’ di strada anche se presenta qualche difficoltà in più ma niente di che.
Giunti al rifugio Papa ci siamo fermati qualche minuto per fare uno spuntino prima di affrontare la salita verso la cima.
Da li il sentiero è impossibile da sbagliare essendo segnato, oltre ai soliti segnavia, anche da segnali tricolori e si snoda tra evidenti resti di trincee e artifatti d’epoca. I “turisti” in compenso si sono fermati quasi tutti al rifugio o li nei dintorni il che ci ha permesso di godere finalmente di un po’ di silenzio.
Arrivati in cima il sole ci ha abbandonato per far spazio a una fredda foschia che ci ha letteralmente avvolti cancellando ad un certo punto ogni segno dello splendido panorama.
Avvisati gli amici che mi aspettavano in radio del leggero ritardo abbiamo mangiato rapidamente per poi poterci dedicare appieno all’attivazione; nel frattempo la cima è andata via via spopolandosi tanto che ad un certo punto siamo rimasti soli nella nebbia.
Montata l’antenna e piazzata la “stazione” chiamo sulla frequenza concordata e mi risponde praticamente subito il buon Manuel IK3STG che mi attendeva al varco e mi ha rilanciato sul cluster, neanche il tempo e cambia la propagazione quel tanto che mi sale una bolgia di spagnoli e mi costringe a spostarmi appena più su per avere la frequenza libera. Pochi minuti di chiamata e si son fatti vivi i primi “clienti”, un tedesco poi un austriaco, un italiano, un altro tedesco e via andare ad un ritmo così sostenuto che sono perfino rimasto sorpreso. Certo, il pileup è altra cosa, ma in neanche un’ora di attività ho collezionato 20 QSO proprio di gusto.
Purtroppo il freddo mi ha costretto a chiudere le attività dato che non riuscivo quasi più a scrivere. A questo proposito mi sono pentito di non aver portato le solite cuffie con microfono: scrivere e maneggiare il microfono palmare contemporaneamente non è il massimo della comodità.
Smontato tutto abbiamo affrontato la via del ritorno soddisfatti dalla positiva esperienza.
Nel frattempo la gente che affollava il sentiero all’andata si era volatilizzata probabilmente spaventata dal tempo così abbiamo potuto scendere con tranquillità incontrando sulla strada solo pochi altri temerari, abbiamo quindi deciso di fare tutte le 52 gallerie evitando le deviazioni della parte alta. Questo ci ha permesso anche di fare il piacevole incontro con un’aquila che ha volteggiato un paio di volte sopra il sentiero portata dal vento.
Arrivati alla galleria n°8 ci siamo concessi una deviazione sulla galleria laterale dove si trova un obice in ottimo stato di conservazione nella sua postazione di fuoco.
Siamo infine arrivati al parcheggio appena in tempo al cadere delle prime gocce di pioggia.
In conclusione vorrei ringraziare Valter IZ1JKH che dopo avermi collegato tra i primi si è fermato a farmi “assistenza” aiutandomi in un paio di occasioni e rilanciandomi nuovamente sul cluster.

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