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attivazione di iz3gme

attivazione SOTA -tn-302 cima carega

25 luglio 2013

FT817, accordatore LDG Z817, 2 batterie LiPo 11.1V 3.6Ah, antenna Norcal doublet modificata con balun MFJ-911H

Descrizione delle attività

Giusto all’inizio della settimana di ferie un amico mi ha suggerito Cima Carega per un’escursione da fare in giornata e mettere in moto le gambe per la stagione estiva. La prima cosa che ho fatto è stata ovviamente controllare se la cima fosse referenziata … non solo è referenziata ma nessuno l’ha mai attivata in HF!
A quel punto avevo già le batterie in carica e l’antenna nello zaino! Tempo di documentarmi un attimo e viste le previsioni del tempo abbiamo deciso per la giornata di giovedi 25.
Questa volta non abbiamo avvisato nessuno dei nostri programmi perchè c’era il rischio concreto di non arrivare alla meta visto l’allenamento praticamente nullo.
Siamo partiti dal rifugio Campogrosso alle 10.30 in leggero ritardo sulle previsioni.
Il sentiero 157 che partendo dal rifugio a quota 1457 porta alla cima è già ben segnato di suo ma in questi giorni ci sono segnali quasi ogni metro visto che sabato 27 sarà teatro della “Ultratrail delle piccole dolomiti”.
L’inizio in mezzo al bosco lascia quindi spazio alla salita prima su una pietraia per poi arrampicarsi su per il ghiaione fino alla bocchetta del Boale dei Fondi (m.2.042). La salita del ghiaione si rivela impegnativa, sembra quasi infinita, e va affrontata con una certa determinazione per non lasciarsi scoraggiare.
La vista dal valico però è da togliere il fiato e ci fa subito dimenticare la fatica. Da lì il sentiero si fa meno impegnativo e anche se manca ancora un’ora di cammino alla meta riusciamo a affrontare il resto del percorso senza particolari difficoltà.
Giunti al Rifugio Fraccaroli a due passi dalla cima (m.2.259) ci rifocilliamo e poi, col permesso del gestore, dispiego l’antenna e fra la curiosità dei presenti comincio a fare i primi collegamenti.
La propagazione si è subito rivelata favorevole pur non essendo non molto stabile ma specie sui 18MHz riesco a passare senza difficoltà anche sul pileup delle stazioni speciali OO dal belgio.
Sono stato quasi sorpreso dal vedere come tutti i presenti, per nulla infastiditi, si sono interessati all’attività radio con gran curiosità e momenti di stupore nel capire che quelle voci strane venivano ora dall’inghilterra, ora dalla russia tanto che la mia compagna è stata impegnata tutto il tempo a spiegare come funziona “questa strana cosa” e a cercare di tradurre man mano sigle e codici. Qualcuno si è anche fatto una mezza risata quando ho beccato il “solito salotto” dove si parlava di microfoni e qualità audio tra un IT9, un I2 e qualche altro italiano (peccato fossero perfettamente centrati in frequenza QRP … mah, vabbè ...)
Portati a casa i QSO per l’attivazione ho smontato tutto in velocità e ci siamo incamminati sulla strada del ritorno di buon passo nella speranza di non farci prendere dalla pioggia.
Il sentiero di rientro è decisamente meno impegnativo e richiede solo un minimo di attenzione su alcuni passaggi lungo il ghiaione.
Nel complesso è stata una giornata molto positiva e piacevole, perfetta come rodaggio per le gambe e l’attrezzatura.

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