si-322 fossa delle felci ik3itv
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Attivazione di IK3ITV
attivazione sotaitalia si-322 fossa delle felci (mt.962 - JM88JN)
18 giugno 2016
Attrezzatura: RTX: Elecraft KX3
Antenne: antenna verticale
Alimentazione: batterie litio 4800mAh.
Dislivello: 642 metri
Antenne: antenna verticale
Alimentazione: batterie litio 4800mAh.
Dislivello: 642 metri
Quando si va in vacanza su di un isola un radioamatore normale pensa che farà delle splendide attivazioni con le referenza IOTA, ma un sotaro cerca di trovare qualcosa che ad altri sembra irrealizzabile, ma si un attivazione sota, infatti l’isola di Salina collocata nello splendido arcipelago delle isole Eolie possiede due belle cime vulcaniche di oltre 800 metri e cosa importante inattive da almeno 10.000 anni referenziate dal sota.
La cima che ho attivato è stata la "Fossa delle Felci" che con i suoi 962 metri è il punto più alto dell'arcipelago delle Eolie, si tratta di un antico cono vulcanico che insieme al suo gemello monte dei Porri costituisce il rilievo più alto dell'isola la cima domina tutto l'arcipelago.
Siamo saliti dal piccolo abitato di Valdichiesa partendo dal santuario della Madonna del Terzito da una quota di circa metri 320 e imboccando un ripido sentiero invaso da felci e per fortuna da alta vegetazione che attenua il calore della giornata in circa due ore con un dislivello di 600 metri si giunge alla cima salendo in meraviglioso ambiente di flora mediterranea .
La cima del vulcano che in realtà si presentava come un anello ed è ricca di boscaglia e si vede l’interno del cono vulcanico ricoperto anch’esso di boscaglia, ho trovato collocazione in uno spiazzo della corona vulcanica la cui vista verso la cima del monte dei Porri da cui in distanza si vedevano le isole di Alicudi e Filicudi e alla mia destra le isole di Vulcano e lipari.
Siamo saliti dal piccolo abitato di Valdichiesa partendo dal santuario della Madonna del Terzito da una quota di circa metri 320 e imboccando un ripido sentiero invaso da felci e per fortuna da alta vegetazione che attenua il calore della giornata in circa due ore con un dislivello di 600 metri si giunge alla cima salendo in meraviglioso ambiente di flora mediterranea .
La cima del vulcano che in realtà si presentava come un anello ed è ricca di boscaglia e si vede l’interno del cono vulcanico ricoperto anch’esso di boscaglia, ho trovato collocazione in uno spiazzo della corona vulcanica la cui vista verso la cima del monte dei Porri da cui in distanza si vedevano le isole di Alicudi e Filicudi e alla mia destra le isole di Vulcano e lipari.
Ho montato la mia stazione e la verticale la propagazione non è stata di grande aiuto ma ho collegato un po’ di Europa, l’isola di Cipro e dulcis in fundo cosa graditissima mi hanno collegato dei colleghi della sezione di Marcon.
Vista l’ora e la temperatura che stava salendo abbiamo iniziato la discesa ed abbiamo impiegato circa due ore a causa della notevole pendenza del sentiero e gli scalini presenti per tornare al punto di partenza.
73 de IK3ITV e YL