hb-gr-332 piz spadolazzo iz2ywi - sotaitalia

Vai ai contenuti

hb-gr-332 piz spadolazzo iz2ywi

attività > 2016 > attivazioni
 
Attivazione di IZ2YWI

attivazione sotaitalia hb-gr-332 piz spadolazzo (mt.2720 - JN46QL)


03 agosto 2016
                   
    
L'idea di attivare lo Spadolazzo nasce la sera precedente quando, con l'amico OBX, eravamo come spesso succede sul Monte Barro per lo IAC in 144. Chiudiamo il contest con più di un'ora di anticipo per andare a casa a preparare zaino ed attrezzatura.
Porteremo in vetta due stazioni separate: una per le VHF ed una per le HF. La cima è di confine tra Italia e Svizzera ma ha la referenza HB/GR-332 per cui, per coerenza con l'indicativo della referenza usciremo come HB9 anche se la salita verrà fatta dal versante italiano.

Alle 9.30 LMT di mattina partiamo dal laghetto di Montespluga (1908m) seguendo il sentiero che porta verso il rifugio Bertacchi ed il vicino lago Emet (2175mslm). Qui, nelle vicinanze del rifugio, c'è l'unica fontanella di tutto il percorso. Il meteo è sereno, la temperatura è alta rispetto alla quota a cui siamo e fino ad ora non c'è neanche un filo d'aria per cui il pensiero fisso è quello di mettersi in costume da bagno e buttarsi nelle fresche acque del lago.
Dal Bertacchi si segue la traccia che porta verso la vetta dello Spadolazzo. Il sentiero percorre un semicerchio in senso antiorario attorno alla montagna per addolcirne la salita; salita che è divertente e mai monotona: si alternano tratti erbosi ad altri in cui si cammina su sassi, si scende in vallette e anche il panorama sulle varie valli e sui numerosi laghetti è sempre molto piacevole.
Una volta raggiunta la cresta che fa da confine tra Italia e Svizzera ci si trova fuori dal lato riparato della montagna ed un forte vento abbassa di molto la temperatura (almeno quella percepita).
Gli ultimi 200m circa di dislivello sono più impegnativi: la salita è ripida, si cammina su sassi spesso poco stabili e si percorre un pezzo di cresta che sovrasta lo Spluga in cui da un lato si ha un lungo precipizio. Occorre prestare molta attenzione.
Poco dopo mezzogiorno siamo in vetta (2720mslm). Ovviamente il vento rimane a farci compagnia per cui per prima cosa occorre coprirsi.
Allestiamo le due stazioni e cominciamo a trasmettere. La mia postazione è quella HF e come antenna ho una end-fed monobanda per i 20 m tirata a sloper molto bassa tra la croce ed un sasso a terra.
Nella prima ora e mezza di attività io sono fermo a 2 QSO mentre OBX in VHF si accorge che è impossibile trovare gente in 144 ssb in settimana. Decidiamo quindi di cambiare tattica e ci concentriamo su un'unica postazione HF alternandoci al TX.
Smontiamo anche la sloper per sostituirla con un'altra end fed più performante (più lunga e pesante e che quindi ha bisogno di un supporto migliore). Incastriamo una canna da pesca da 10 metri tra i sassi e la alziamo in configurazione ad L invertita sfruttando sempre la croce come supporto per il tirante.
Un gentilissimo “cacciatore” inglese ci conferma l'effettivo miglioramento del segnale che riceve con un guadagno rispetto a prima di circa 5 punti sul suo S-meter. L'alternarsi ad un'unica stazione oltretutto ci consente sia si avere la referenza sempre on-air per tutta la permanenza in vetta sia di avere tempo di staccarsi dalla radio per godersi il panorama.
La propagazione non ci aiuta e presenta un QSB veramente estremo ma portiamo comunque a termine l'attivazione anche se la maggior parte dei collegamenti sono veramente faticosi. Abbiamo comunque anche avuto il piacere di fare un collegamento summit-to-summit con CT2IUV in attivazione della referenza CT/BB-011.
Per le 15.30 lmt smontiamo ed iniziamo la discesa.


ANTENNA: End-fed 20m + end-fed 10-40
RTX: Elecraft KX3
PWR: 5W
ALIMENTAZIONE: LiPo 3s 3000mAh
METEO: sereno, ventoso

Torna ai contenuti