fv-356 ermada iv3znk
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Attivazione di IV3ZNK
attivazione sotaitalia fv-356 monte ermada (mt.323 - JN66RM)
20 febbraio 2016
Nonostante
continui a domandarmi come mai il Monte Ermada venga definito
“monte” dall’alto dei suoi 323 m., la giornata SOTA di
febbraio abbiamo deciso di organizzarla proprio su di esso, sul carso
triestino. Uso il plurale poiché come spesso capita, Paolo IW3RPY mi
accompagna munito del suo nuovo Yaesu 817 ND. La giornata è
splendida e la passeggiata che ci porta alla vetta in poco meno di 1
ora è ricca di scorci e panorami che spaziano dalle vallate
sottostanti, al golfo di Trieste.
Il sentiero ben segnalato sale gradualmente e si incontrano sempre più frequenti resti di fortificazioni e trincee. La cima SOTA è annoverata nel diploma Grande Guerra ed il motivo è evidente. Giunti sul colmo iniziano le difficoltà. Piazzare la MFJ 1979 con i suoi radiali viene agevolato dalla presenza di un tubo che fungerà da sostegno, issare la canna da pesca che supporterà la Endfed è tutto un altro discorso… Il terreno carsico è 100% pietra e sperare di fare un foro è pura follia. Il problema viene aggirato lanciando il capo terminale dell’antenna su un albero e appoggiando la canna da 10 m. che sostiene il trasformatore d’impedenza su un altro arbusto. La disposizione non è ottimale ma… di necessità virtù.
Il sentiero ben segnalato sale gradualmente e si incontrano sempre più frequenti resti di fortificazioni e trincee. La cima SOTA è annoverata nel diploma Grande Guerra ed il motivo è evidente. Giunti sul colmo iniziano le difficoltà. Piazzare la MFJ 1979 con i suoi radiali viene agevolato dalla presenza di un tubo che fungerà da sostegno, issare la canna da pesca che supporterà la Endfed è tutto un altro discorso… Il terreno carsico è 100% pietra e sperare di fare un foro è pura follia. Il problema viene aggirato lanciando il capo terminale dell’antenna su un albero e appoggiando la canna da 10 m. che sostiene il trasformatore d’impedenza su un altro arbusto. La disposizione non è ottimale ma… di necessità virtù.
La
MFJ posizionata alta sul terreno e con i radiali come una groud-plane
funziona ottimamente e Paolo ad ogni chiamata va ad arricchire il
log. Io con la EndFed inizio a sondare i 40m. come sempre ben
carichi. Segnali belli forti, anche troppo ed i miei 5 watt non
riescono a sfondare. Scendo a 15m. e la situazione migliora
decisamente. Nonostante la propagazione davvero scarsa riesco a
portare a casa ottimi QSB in 3 bande, 10 – 15 – 20 metri. Da
notare come la EndFed, disposta orizzontale e relativamente bassa,
funzioni ottimamente anche sui 21 MHz senza l’ausilio
dell’accordatore.
Pur
rimanendo buona parte del tempo nei pressi delle frequenze di
chiamata QRP, trovare qualcuno che risponda alle chiamate SOTA è
stato infruttuoso. Nelle ultime 5 uscite, soltanto 3 OM si sono
dimostrati interessati a conoscere l’indicativo della cima. L’unica
maniera di mettere al log qualche stazione (senza ricorrere ai vari
Sotawatch) è andare a cercare altri che chiamano o sperare in
qualche santo nel mezzo di un pile-up.
A
breve il parco antenne HF verrà rimpiazzato da una Moxon ultra-light
5 bande. Il progetto è in fase di sviluppo ma contribuirà
sicuramente a rendere più “corposi” i 5 watt dello Yaesu e far
giungere più lontano le mie ambizioni SOTA.
Suggerimenti:
Ricordarsi di non lasciare a casa gli scarponi…vero Paolo!!!?
I
miei migliori 73