fv-352 freikofel iv3znk
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Attivazione di IV3ZNK
attivazione sotaitalia fv-352 freikofel (mt.1757 - JN66LO)
22 ottobre 2016
Uscita dal sapore invernale. La neve ci fa da compagna per quasi
tutto il percorso e le temperature in quota iniziano a diventare
quelle per cui in vetta, la logistica e la programmazione, diventano
fondamentali per la riuscita dell’attivazione. L’organizzazione
in vero è incominciata in ritardo poiché la variabilità meteo ci
ha tenuto in sospeso fin quasi al giovedì. Lo scopo dell’uscita
per quanto mi riguarda, è testare la nuova verticale creata da una
AN29C di provenienza militare. Con
le modifiche apportate, di cui potete trovare traccia sul mio sito
www.xluke.it, l’antenna lavora
in ¼ d’onda dai 17 metri a salire. La sveglia è anch’essa di
quelle “militari”, ore 6.00 con partenza per Timau dove al 4°
tornante della strada che porta al passo di Monte Croce Carnico si
trova il sentiero CAI 401a che conduce alla cima del Freikofel. Il
sentiero si snoda sotto un faggeto e con una pendenza media porta
fino alla chiesetta commemorativa con annesso cimitero dedicati al
Battaglione alpino Val Tagliamento. Da lì il sentiero coperto dalla
neve si innalza fino alla casera Pal Piccolo e successivamente
prosegue fino al bivio che separa i due sentieri che da versanti
opposti portano sul Freikofel. Con Paolo decidiamo di prendere la
strada più lunga ma meno esposta. La scelta ricade quindi sul
sentiero 436 che ci porterà ad allungare di circa 35 minuti il tempo
totale della salita. Arrivati a costeggiare la linea di frontiera con
l’Austria, inizia la vera difficoltà. Il sentiero sale su alcuni
canali che la presenza di neve rende alquanto pericolosi. Non si
vedono i buchi o le rocce instabili e le corde d’acciaio ed i
gradini inseriti nelle pareti sono ghiacciati. Procedendo però con
calma ed in sicurezza, in circa 20 minuti arriviamo sulla cima. Tempo
totale circa 2.5 ore. Purtroppo la presenza di trincee, camminamenti
e filo spinato limitano lo spazio a disposizione per l’installazione
delle antenne e così decidiamo di montarle tremendamente vicine
alternandoci nelle operazioni radio. La MFJ1979 è una sicurezza, si
monta in 4 minuti e con SWR inesistente si può subito operare in
20m. La nuova arrivata si comporta altrettanto bene con accordo
perfetto in 17m con lo stilo completamente esteso e altrettanto bene
in 15m accorciando di circa 40 cm (ad occhio) l’altezza totale.
Causa la scarsa propagazione in realtà in 15 metri arrivava un solo
pilup a suon di Kwatt, imperforabile, mentre in 17 metri ottime
chiamate dall’Oman e dagli ex paesi Russi. Per la nuova antenna
sarà necessario procurarsi un cavalletto da fotografia (anche da 4
soldi), poiché pensare di impiantare un picchetto di 50 cm nella
roccia o nel terreno ghiacciato è pura utopia. Da notare che la
risonanza era perfetta in 17m anche con i radiali tarati per i 15m. A
questo punto urge un test con 50 radiali corti random da effettuarsi
alla prossima uscita. La resa dovrebbe risentirne positivamente. In
un’ora metto a log Danimarca, Svezia, Spagna, Inghilterra, Oman e
Russia, poi il freddo inizia a diventare pungente e dopo aver
sbaraccato, è ora di rientrare. Discesa in 1,20 ore facendo
attenzione a non lasciare le gambe in qualche anfratto nascosto dalla
neve o a scivolare lungo i passaggi attrezzati sul versante
austriaco. Bella montagna, con sentieri ben segnalati e sicuramente
da replicare durante l’estate per godersi un panorama stupendo
anche solo come “gita fuori porta”.
Suggerimenti
e osservazioni:
- Una volta in cima,
difficilmente si troverà un posto comodo dove sedersi o restare al
caldo. Diventano preziosissimi quei sacchettini chimici che generano
calore da inserire sopra il plantare degli scarponi. La versione low
cost venduta da Decathlon fa il suo dovere per oltre 5 ore tenendo i
piedi al caldo e senza dare alcun fastidio nella marcia.
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